Il vostro partner di fiducia per l'essicazione di qualsiasi prodotto
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Scorze di Agrumi

I residui delle lavorazioni delle arance, limoni, pompelmi eccetera per la produzione di succhi, non sono stati considerati sino a pochi anni fa un problema vista la facilità con la quale venivano scaricati in discarica o, dove possibile, in mare con un notevole inquinamento.

Oggi nella ricerca dei massimi ricuperi energetici e dell’eliminazione degli sprechi, anche in questo campo è sorto il bisogno di valutare la possibilità di riciclo degli scarti spinti anche dai sempre più severi controlli effettuati dagli enti locali.

Prodotto ad uso mangimistico

È l’utilizzo finale che viene maggiormente richiesto e preferito per i seguenti motivi:

  • minore costo d’impianto e quindi d’investimento;
  • maggiore semplicità di conduzione;
  • facilità di commercializzazione del prodotto finito.

Linea essiccazione scorze di agrumi per mangime

È molto importante premettere che si devono distinguere i centri d’essiccazione delle scorze dalle ditte di trasformazione delle arance che decidono di essiccare le scorze.

Mentre le seconde, infatti, hanno la possibilità di lavorare un prodotto di qualità costante nel tempo come pezzatura, umidità ed acidità, le prime si trovano di fronte al problema di non poca importanza di essiccare scorze di agrumi diverse di varia provenienza con pezzature notevolmente variabili.

In questo caso si rende indispensabile una metodologia di lavoro che permetta di trattare o separatamente le diverse partite o miscelate in parti uguali per evitare non pochi inconvenienti sulla linea di trattamento ed essiccazione.

Linea trattamento scorze

Le scorze prima di essere essiccate devono essere macinate, quindi neutralizzate per inibire le pectine e pressate per ridurre al minimo la quantità di acqua da evaporare 

Consumo energetico

Il consumo energetico per l’essiccazione si può valutare intorno alle 850 cal/kg di acqua evaporata pari a circa 2,7-3 kg di nafta per kg di prodotto secco.

L’energia elettrica influisce per 0,2 HP per kg di prodotto secco.

Il personale necessario per il buon funzionamento dell’impianto dovrà essere composto da almeno quattro persone così disposte:

un tecnico al quadro di comando con facente funzione di supervisore;

  • un operaio alla pressa;
  • un operaio alla pellettizzatrice;
  • un operaio al dosatore di calce e al mulino macina frutta.

Il prodotto, una volta scaricato dall’essiccatoio, dovrà essere pellettizzato e quindi raffreddato prima di essere inviato al silos.

Quest’operazione si rende indispensabile per ridurre al minimo i volumi e le perdite di prodotto durante il trasporto.

Commercializzazione del prodotto finito

Le scorze di agrumi vengono molto richieste nel campo mangimistico in quanto il loro aroma riesce a rendere più appetibile agli animali il mangime. Attualmente la richiesta di mercato di questo prodotto è nettamente superiore all’offerta, particolarmente per il pellettizzato.

Disidratazione (essiccazione)

L’apparecchio impiegato è il nostro tipo ALFA utilizzato, sia in Italia sia all’estero con pieno successo.

L’apparecchio ha un funzionamento completamente automatico e dà un prodotto secco d’ottima qualità. Nonostante la relativamente alta temperatura d’attacco dell’aria, quella del prodotto resta sempre notevolmente al di sotto dei 100° e dà un’ottima resa all’estrazione.

Il disidratatore “ALFA” rotativo semipneumatico è stato completamente da noi ristudiato in particolare per quanto riguarda i circuiti aerotermici ai quali abbiamo applicato i principi da noi seguiti per gli impianti destinati all’industria chimica.

Esso presenta le seguenti caratteristiche.

  • Costruzione interamente metallica costituita da due monoblocchi qualunque sia il modello costruito: da ciò deriva una grande compattezza di impianto e una notevole rapidità di montaggio dovuta all’assoluta assenza di opere murarie. In tal modo, i nostri apparecchi possono essere collocati sotto normali capannoni prefabbricati di basso costo d’impianto.;
  • Esatto studio dei circuiti aerotermici e con l’impiego di ventilatori ad alto rendimento che ci ha permesso di ridurre le potenze a circa la metà di quelle impiegate negli altri apparecchi, vantaggio che non ha bisogno di commenti
  • Impiego di alte temperature di attacco sul prodotto umido, il che garantisce alti rendimenti termici. In considerazione del notevole costo che hanno questi impianti, è stata nostra cura studiare l’applicabilità ai più svariati sottoprodotti dell’industria agraria ,in modo da rendere più facili e rapidi gli ammortamenti.

Possiamo quindi trattare normalmente, oltre ai foraggi, scarti di lavorazione pomodori, carciofi, piselli, fagioli, eccetera con la sola avvertenza che le piante erbacee devono essere trinciate. Abbiamo inoltre trattato sanse, vinacce, vinaccioli, trebbie di birra, crusche, germe e scarti di agrumi. I modelli costruiti o previsti, tenendo come base la medica, hanno capacità evaporative da 700 a 12’000 kg/h di acqua.