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Nastro o Letto Fluido? “ETL” VS “TS”

TS Letto Fluido

L’essiccatoio tipo “TS” è un impianto discontinuo, di forma cilindrica, in cui il materiale viene caricato su un piano permeabile, essiccato dall’aria che attraversa lo strato ed infine scaricato. Nella parte superiore del cilindro è posto un filtro. Durante quasi tutto il ciclo di essiccazione, lo scambio termico è molto grande, quindi il rendimento è elevato. Il prodotto resta tutto dentro la struttura. Lo strato di materiale è decisamente maggiore che nell’ETL e quindi il TS è, a parità di produzione, più piccolo.  Il materiale caricato nella macchina ha umidità in ogni istante omogenea, si può quindi scaricare un prodotto con diversa umidità finale semplicemente variando il tempo di permanenza nell’impianto. Anzi, dato che l’umidità finale è in relazione biunivoca con la temperatura di uscita dell’aria, è la macchina stessa che decide il tempo di ciclo in modo da fornire un materiale finale con l’umidità finale voluta.

ETL Nastro

L’essiccatoio tipo “ETL” è un nastro trasportatore realizzato in materiale permeabile all’aria e chiuso dentro una carpenteria prismatica. L’umidità del materiale dentro la macchina non è costante, ma cala a seconda del punto dov’è giunto.  Nella parte finale, dove il materiale è più secco, si può utilizzare dell’aria più fredda, da cui la suddivisione in zone caratterizzate da temperature diverse. A seconda del materiali è anche possibile sovrapporre due o più nastri impedendo la divisione in zone e migliorando un poco il rendimento. Si può anche inserire nella parte finale una zona di raffreddamento. Il materiale deve essere attraversato dall’aria, non sollevato o trasportato e questo pone un limite alla velocità dell’aria stessa. Un nastro presenta quindi superfici abbastanza grandi su cui poggia uno strato abbastanza piccolo di prodotto. Polveri fini saranno trasportate dall’aria e devono essere abbattute separatamente. 

Caratteristiche a  confronto

L’ETL è una macchina strettamente continua. Raggiunge la perfezione di funzionamento se non vi sono variazioni in portata o umidità del prodotto in ingresso. In avviamento ad esempio, quando parte del nastro risulta scoperta, la corrispondente variazione della portata dell’aria può dare valori oscillanti nell’umidità finale. L’apparecchiatura ha quindi difficoltà nel caso di frequenti variazioni di umidità iniziale o portata. Il sistema di carico e scarico è però più semplice. ETL ha dei costi di manutenzione dovuti al nastro (usura).

Il TS, pur essendo discontinuo, è automatizzato in modo da non richiedere interventi di sorta. Lavorando a batch richiede un polmone in ingresso (di solito fornito con la macchina). Il suo uso è consigliabile se possono esservi variazioni nel flusso in ingresso sia in portata che in umidità. Le eventuali polveri fini sono scaricate insieme al prodotto base. Può essere facilmente messo in ciclo chiuso, inertizzato e condensando l’acqua evaporata. Nel TS essendo il prodotto in movimento, non ci sono praticamente parti meccaniche soggette ad usura.

Tabella riassuntiva di paragone